La campagna della bassa Lombardia parla, racconta……esprime la sua personalità. Lo fa sempre, non alza la voce e non urla però. Forse non è strepitosa ma coinvolge. Crea atmosfera direi, ed io non so descriverla in tutti i suoi riflessi.
Spesso nelle gite domenicali la percorriamo in macchina scoprendo il fascino discreto dei campi e delle cascine e la bellezza dei suoi borghi. Ogni stagione valorizza questo lembo di terra, torrido e placido in estate, malinconico durante l’inverno.
Decidiamo di visitare Pagazzano con il suo antico castello, famoso per la leggendaria permanenza di Francesco Petrarca. Il posto dista solo pochi chilometri da Bergamo. Il cielo è coperto e le strade del paese sono vuote, riaffiora ancora quella strana malinconia che il paesaggio sa trasmettere. Il tempo qui sembra scorrere più lento.
La figura controversa a tratti violenta e crudele di Bernabò Visconti, proprietario del maniero, è interessante. Vale la pena di leggere in rete la biografia del Signore di Bergamo, Brescia, Cremona, Soncino, Lonato e Valcamonica. A lui dobbiamo l’espressione “mangiare la foglia”.
Un consiglio a chi ama questo genere di turismo, bisogna informarsi sul periodo di apertura del castello, purtroppo non è aperto ogni domenica.
Ho messo alla frusta il mio Samang 12, sono più soddisfatto. Non è una lente facile da utilizzare, ci vuole una curva di apprendimento.