Punta Penna, Punta Aderci.

Percorro quel tratto di statale ogni anno. Da molti anni.

Ad un certo punto, arrivando da Vasto, svolto a destra ed entro nel mio angolo di mondo.

Sorrido se ricordo un aneddoto curioso. Questa estate in macchina mia moglie stava leggendo a voce alta Harry Potter, Niccolò seguiva molto attentamente. Si narrava di Hogwarts, la scuola di magia e del binario nove e tre quarti. Mi stavo immedesimando , dietro a quel bivio iniziava il viaggio verso la mia favola privata.

Qualche volta qui il cielo è minaccioso e si scatena un temporale estivo. Le nuvole, scure e gravide, incombono sopra le nostre teste. Le strade e le spiagge si svuotano velocemente tra lamenti e imprecazioni. Io vorrei che tutto si fermasse, quella tensione nell’aria è per me energia pura.

 

Il faro di Punta Penna, circa 70 metri, è la seconda struttura più alta in Italia dopo la Lanterna di Genova. Fu edificato agli inizi del 1900. So che è possibile visitarlo, anche se di rado. Soffrendo di vertigini il panorama che si può ammirare dalla sommità rimarrà un miraggio. Con i caseggiati circostanti caratterizza il quartiere sopra il porto di Vasto.

 

La chiesa di santa Maria della Penna , edificata agli inizi del 1500, è situata in un contesto affascinante. Dietro la facciata è visibile il faro. Secondo la leggenda la statua della Madonna di Pennaluce  fu rubata da pirati turchi, fece quindi misteriosamente ritorno in chiesa mentre la loro imbarcazione affondava. Altre fonti citano che si salvò da un incendio provocato dolosamente sempre dai pirati turchi.

La festa di Maria Santissima di Pennaluce cade la seconda domenica di maggio, è un rito antico e molto sentito dai vastesi. Ogni anno viene invocata protezione per le famiglie ed i bambini.

 

Vicino al porto di punta Penna, in mare, si trovano i resti di una città antica, Aspra, le cui storia è avvolta nel mistero. Parlando anni fa con un appassionato subacqueo ricordo che mi citò la possibilità di ritrovare reperti antichi durante le immersioni.

Le case del quartiere, anticamente abitate da marinai e pescatori, sono dimesse ma possono esercitare un certo fascino considerato il contesto.

Vicino alla torre antica, costruita dai vastesi per difendersi dalle incursioni dei pirati, il panorama è suggestivo. Quando c’è cattivo tempo ed il cielo si carica di nuvole chiaroscure  è uno spettacolo! Il colore del mare cambia, assume tinte verdi, si fa più pungente l’odore di salsedine e finocchio selvatico. Ti vorresti fermare una vita ad osservare e respirare quel profumo.

La spiaggia di Punta Penna , nella riserva naturale di Punta Aderci, è selvaggia. Io amo questo posto.

Io consiglio a chi voglia visitarla di aspettare il tramonto. Con la luce giusta qualche serata regala emozioni uniche.

Dalla spiaggia di Punta Penna si può raggiungere Punta Aderci. Da qui la vista del faro , con la spiaggia sottostante, è suggestiva.

Per visitare la spiaggia di Punta Aderci ( non sabbiosa) è obbligatorio lasciare la macchina presso un parcheggio e percorrere a piedi un fantastico sentiero panoramico. Dal promontorio lo spettacolo è assicurato nelle giornate limpide ed anche in quelle temporalesche. Mi ripeto spesso : ” con questa luce non l’ho mai vista…..”.

Anche qui i tramonti possono regalare panorami affascinanti.

Il profilo del Gran Sasso in lontananza è spettacolare!

Dal promontorio si accede alla spiaggia di Punta Aderci, contigua alla spiaggia di Mottagrossa. Qui, sempre al tramonto, il vapore delle mareggiate crea una sorta di nebbia rossa. E’ manna per gli appassionati di fotografia.

                             

A chi piace la spiaggia naturale, non “civilizzata”, un consiglio….visitate Punta Penna e Punta Aderci. Non ci sono concessioni balneari, bar…non si sente rumore, solo la voce della natura.

In Agosto qualche serata regala tramonti meravigliosi con colori caldi e coinvolgenti.

L’ho già detto, adoro questo angolo di mondo.

 

 

 

 

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