Fuji X-T30 con XC 15-45 e 50-230 II

Di nuovo a spasso con il sistema Fuji X…..

Da tempo ci stavo pensando, dovrei dire che mi mancava. La scelta è ricaduta sulla X-T30 grazie all’offerta di un noto negozio bresciano. Il budget è risicato poi ho già un corredo Canon, corpo macchina R e diversi fissi sulla cui qualità e versatilità posso contare da anni. Il problema è che pesa, faceva comodo una alternativa affidabile da affiancare. Dal mio punto di vista non parliamo di un sistema di serie B, il nuovo sensore APSC CMOS X-Trans con 26 megapixel sembra offrire una qualità di immagine soddisfacente. Sarà sicuramente in grado di competere con il sistema R alla sensibilità base se corredato con ottiche adeguate. La colorazione antracite poi è stupenda.

La mirrorless pare solida , un po piccola e con ergonomia sacrificata, non si ha però la sensazione di maneggiare un giocattolo anche se la plastica abbonda. Non sono interessato ai possibili spostamenti del monitor, non li utilizzo mai. Questa volta niente fissi, due zoom basici che in rete sono generalmente recensiti positivamente. I miei settaggi sono i soliti, scatto generalmente in RAW alla minima sensibilità e disabilito tutte le correzioni. Uso lo spazio colore Adobe RGB. Capture One Express per Fujifilm è gratuito, funziona bene e non produce artefatti. Una sola “ansia” prima della prova….non amo le ottiche stabilizzate e mi preoccupo siccome la X-T30 non ha la prima tendina elettronica. Otturatore meccanico e stabilizzatore , non volendo usare la modalità puramente “elettronica”, possono causare fenomeni bizzarri e invalidanti che ho già sperimentato in passato con il famigerato 18-55. Insomma….il corredo con obbiettivi economici saprà soddisfarmi? Una volta scaricate le immagini e viste sul mio monitor Eizo ( da 10 anni mi assiste senza mai deludermi) sarò deluso?

Mi precipito subito a raccontare le sensazioni dopo la prima prova.

107 scatti in collina a Brescia con le due ottiche e 3 fotografie non a fuoco, in controluce. Questo è il primo bilancio sommario. Due con il 15-45 ed un con il 50-230 II. Me lo aspettavo. Dal monitor della X-T30 è difficilissimo rendersene conto. A metà del mio giro la Fuji caricata la sera prima perde i settaggi , potrei dire anzi che “impazzisce”….in modalità priorità di diaframmi A con la rotella anteriore varia contemporaneamente ISO e tempo di scatto senza aver modificato nulla. Provo ad annullare la connessione con l’applicazione Fuji cam remote e poi estraggo la batteria senza successo. Solo il Reset da menu riporta tutto nella norma.

Considerazione preliminare…..non mi aspettavo una qualità eccelsa con due ottiche economiche. Questa tipologia di zoom a qualche focale, diaframma e distanza di messa a fuoco presenta sempre vistosi cali di nitidezza. Poi la qualità costruttiva non è eccelsa, montature in plastica e quell’odioso power zoom sul 15-45…quanto tempo fa perdere…..quanto poco è pratico! La nota positiva è che il corredo è leggero, si trasporta senza problemi.

I Raw sono scaricati, apro Capture one, disabilito la correzione ottica e la riduzione de rumore, lascio solamente attivo un leggero sharpening. Sono curioso. Importo i Tiff a 16 bit in Photoshop , aggiusto i livelli velocemente e applico un ulteriore sharpening con un Plugin della NIK collection.

Procediamo per ordine di scatto. Ottica 15-45, 15mm, f 7.1 ad 1\250. La scena non presenta cali nitidezza sospetti, il file può essere abbastanza maltrattato con lo sharpening ed il rumore è contenuto pur trattandosi di un sensore APSC “popolato”.

Provo subito anche il 50-230 II. Qui siamo a 50mm, f7.1 ed 1\550. C’è foschia ma lo scatto mi convince.

Provo il 15-45 alla massima focale, mi aspettavo una resa peggiore. 45mm f 5.6 ad 1\640.

Ecco il primo leggero mal di pancia….15mm, f6.4 ad 1\350…..fuoco sugli alberi in primo piano. La resa dei bordi è impastata, forse il colpevole è la curvatura di campo con la messa a fuoco a distanze ravvicinate. Chiarisco subito che il 15-45 Fuji non mi pare decentrato, su ottiche entry-level non do mai nulla per scontato.

Le due fotografie seguenti le ho fatte con il 50-230 II, la foschia non aiuta a valutarne la resa. I dati di scatto sono questi: 107.3 mm f6.4 1\950 e 152.6 mm f6.4 ad 1\400.

Con il 15-45 ci si può anche divertire mettendo a fuoco a distanza abbastanza ravvicinata. 26.4mm f 4.4 ad 1\550. La resa del colore Fuji non mi ha mai deluso!

15 mm f5 1\750, la resa è buona. Non ci sono aree poco nitide o decadimenti vistosi.

Ecco il 50-230 II alla massima focale, f6.7 ed 1\1000. Mi aspettavo una qualità peggiore, devo essere sincero.

Anche con questa ottica ci si può divertire. 71.1 mm f5 ad 1\250.

Sempre il 50-230 II 74.5mm ad f5 e 1\250.

Ecco il 15-45 a f7.1 ed 1\550. La resa mi pare equilibrata, di nuovo non osservo aree impastate e la qualità mi sembra uniforme su tutto il fotogramma.

Dal colle di Santo Stefano si può immortalare Brescia 2. Qui ho utilizzato il 50-230 II a 171.6 mm ed 1\1900…..lo scatto non ha difetti particolari.

Per par condicio doveva venirmi qualche mal di pancia anche con questo zoom. La resa a 230 non è il massimo, ma lo avevo messo in conto. Da usare solo in emergenza!

Chiudo questa panoramica con il 15-45 a 45mm 6.4 e 1\1000. La resa a 45 è discreta, peggiore rispetto alle altre focali …… ma il mio esemplare è usabile con uno sharpen più aggressivo.

Che dire….il primo test mi ha soddisfatto! Un difetto riscontrato nella X-T30 è quello del pulsante di blocco esposizione. Devo tenerlo premuto per bloccare l’esposizione e non è comodo scattare così, può darsi che ci sia qualche impostazione che non ho ancora trovato. Le ottiche sono leggere e plasticose ma sorprendono se si considera la resa. Va detto che non stamperei “grande”, la risolvenza è generalmente discreta, lo si nota ingrandendo le immagini. Ho avuto il 16 1.4 ed il 90 f2. Mi sarebbe piaciuto montarli sulla X-T30. Cercavo un corredo esente da difetti grossolani, dopo più di 30 anni di fotografia penso che sia più appagante scattare con una panasonic gx-800 ed un 12-32 non decentrato piuttosto che usare corpi fullframe mirabolanti ed ottiche problematiche. E’ ovvio che non potrei scattare in condizioni impegnative con questo assetto, i circhi ed i reportages con scarsa luce saranno sempre appannaggio della mia Canon R. Sembra che potrò tornare a viaggiare leggero e portare a casa qualche ricordo senza cervicale annessa.

Le fotografie proposte sono poco interessanti da una prospettiva puramente artistica. Le ho proposte a piena risoluzione nella speranza che chi legge si possa fare una propria idea.

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